E rimetti a noi i nostri debiti ...
Sarà che a forza di recitare la preghiera che ci hanno insegnato da bambini, molti hanno finito per convincersi che alla fine ci sarà comunque qualcuno che annullerà, condonerà i nostri debiti.
Purtroppo, però, grazie alla mia esperienza come “chierichetto” posso confermare che nel caso in questione non si fa riferimento ai debiti “finanziari” ma ai “peccati”: da ciò ne consegue che probabilmente i peccati Dio ce li perdonerà ma i debiti no.
Quindi – cari amici - mettiamoci il cuore in pace che sia i debiti che ognuno di noi ha a livello personale che, soprattutto, quelli che abbiamo come Paese Italia - una montagna di debiti alta 2.474 metri … ops 2.474 miliardi di euro - prima o poi li dovremo pagare.
E posto che il “prima” sia già passato, quel “poi” – in cui verremo chiamati a pagare il “conto” – potrebbe non essere troppo lontano.
![La creazione di Adamo](https://www.cordellafilippo.it/wp-content/uploads/2020/04/La-creazione-di-Adamo.jpg)
Un conto già salato di suo e destinato ad aggravarsi per colpa di questo maledetto Covid-19 che, oltre ad irreparabili danni in termini di vite umane, sta causando e causerà enormi danni economici: danni di cui tutti i Paesi del mondo se ne dovranno fare carico con pesanti ripercussioni sui propri bilanci.
E l’ovvia conseguenza è che ci saranno Paesi che da una “buona” situazione di bilancio passeranno ad una “meno buona”, altri che da una “meno buona” passeranno ad una “così così” e chi da una condizione “così così” passerà ad una “cattiva” …….
Per capirci meglio, se la Svizzera dal suo 32% di rapporto Debito/Pil salirà verso il 40% e la Germania dal suo 59% passerà magari al 70%-75% e l’Austria dal 70% andrà al 90%, l’Italia col suo “bel” 136% non potrà che salire (in base a quelle che sono le stime diffuse da diverse istituzioni e società di analisi) verso quota 160-170% (livelli fino ad oggi di pertinenza solo della Grecia) !!
![](https://www.cordellafilippo.it/wp-content/uploads/2020/04/ildebitopubblico.jpg)
Tutto questo non farà che mettere ulteriormente in tensione il mercato dei nostri titoli di stato con la Bce sempre più destinata a rappresentare uno dei pochi, se non l’unico, baluardo in loro difesa.
Speriamo, quindi, che nelle prossime settimane si arrivi – a livello europeo - a decidere per una nuova forma di finanziamento degli investimenti necessari per rimediare ai danni del Covid-19 che non ricada completamente sui bilanci dei singoli Stati.
Una forma che – a mio giudizio – potrebbe essere quella di titoli di debito comune emessi dalla Commissione Europea e garantiti dal Bilancio Comunitario.
Titoli, quindi, che:
- godrebbero dell’affidabilità dell’Unione Europea e quindi emessi a costi (tassi) bassissimi;
- il cui rimborso sarebbe a carico del budget europeo;
- i cui fondi sarebbero gestiti direttamente da Bruxelles;
- che potrebbero mettere d’accordo tutti, tranquillizzando anche i paesi più rigoristi.
Ed a tal fine chiedo ad ognuno di Voi, la sera prima di andare a letto, di rivolgere la preghiera (di cui parlavamo prima) oltre che a “Lui” anche a “Lei”.
A “Lui” per i nostri peccati ed a “Lei” (l’Europa) per i nostri debiti nella speranza che - se anche quelli vecchi non potrà “rimetterceli” - almeno ci aiuti a farne meno di quelli nuovi !!
Filippo Cordella
Private Banker & Analista Finanziario
Cell: 3200222185