IL CAMPO DEI MIRACOLI

Anno XXI - n. 4
23 agosto 2020

di FILIPPO CORDELLA - Private Banker & Analista Finanziario

Nel mondo degli investimenti ci si imbatte spesso in situazioni che ricordano il “Campo dei Miracoli” della favola di Pinocchio “dove se fai una piccola buca e ci metti dentro uno zecchino d’oro, la mattina dopo trovi un bel’albero carico di tanti zecchini d’oro”.
Ma il Campo dei Miracoli, ovviamente, non esiste e Cordella - con le sue riflessioni, analisi, commenti - ti aiuta a comprendere come funzionano veramente le cose e come custodire al meglio i tuoi “zecchini d’oro”.
IlCampoDeiMiracoli

Speravo de morì prima ...

speravodemorìprima

Prendo oggi spunto dall’ormai famoso striscione comparso allo Stadio Olimpico il 28 maggio 2017 in occasione dell’ultima partita di Francesco Totti: uno “SPERAVO DE MORI’ PRIMA” che rappresentò un ironico grido di disperazione di un tifoso che avrebbe preferito morire prima pur di non assistere all'addio del suo idolo, del suo campione insuperabile, del capitano della mitica A.S. Roma (mitica - perché lo confesso - è anche la mia squadra del cuore).

Una simpatica espressione che mi permette, oggi, di introdurre un argomento molto importante per chiunque detenga un piccolo o grande patrimonio (immobili, strumenti finanziari, automobili, aziende, oro, mobili, ecc).

Premetto che ognuno di noi, ogni anno, “devolve“ tra imposte sul reddito e contributi obbligatori circa il 42% del proprio reddito lordo. Di quello che rimane una parte viene utilizzata per vivere (acquisti, bollette, viaggi ….. di cui 1/5 sotto forma di imposte, principalmente IVA); ciò che alla fine ci resta in tasca va ad accrescere il nostro patrimonio esistente.

Patrimonio su cui, poi, si pagano ulteriori imposte, bolli e tasse: cifre tutto sommato ancora modeste ma destinate, purtroppo ed inequivocabilmente, ad aumentare soprattutto per quanto riguarda certe asset (ed in uno dei prossimi post proveremo a circostanziare/identificare quelle che saranno le più colpite).

Oggi – a proposito di patrimonio - parleremo della scontata, prossima e pesante revisione delle imposte sui trasferimenti “a titolo gratuito” a figli, coniugi, amanti, parenti, amici: trasferimenti derivanti da libere decisioni prese in vita (donazioni) o, ahimè, per “mortis causa” (successioni).

“Scontata, prossima e pesante revisione” è l’ipotesi condivisa dalla maggior parte dei fiscalisti e patrimonialisti per via di una serie di elementi e considerazioni che, in sintesi, qui di seguito riporto:

- la situazione dei nostri conti pubblici risulta mese dopo mese sempre più delicata: o si mettono in campo rilevanti manovre di rientro oppure gli scenari che si aprono potrebbero davvero essere pesanti.

- la normativa attualmente in vigore in materia di donazioni e successioni – cioè aliquote del 4% per passaggi a figli e coniugi, del 6% a fratelli e sorelle e dell’8% ad altri parenti/amici con una maxi franchigia di 1.000.000 € (entro cui alcuna imposta è dovuta) per ogni coniuge/figlio - risulta straordinariamente favorevole rispetto a qualunque altro Paese europeo o Paese “sviluppato” a livello internazionale.

- nei prossimi 10 anni circa 1/3 del patrimonio degli italiani (quindi circa 3.000.000.000.000 €) a causa di “raggiunti limiti di età” passerà di mano: quale occasione migliore per rimettere in carreggiata il nostro maxi debito pubblico applicando sulle successioni le stesse aliquote e franchigie in vigore oltre le Alpi ??


A proposito di quello che succede al di là delle Alpi, vediamo qualche esempio:
- in Francia le aliquote vanno dal 5% al 40% per i parenti in linea retta ed in base al valore del bene (per un appartamento di 300.000 euro si paga il 20%, ossia 60.000 euro) con una franchigia di 100.000 euro per i figli. Per gli altri eredi le aliquote vanno dal 35% al 60% !!
- in Inghilterra la franchigia è di 325.000 sterline, indipendentemente dalla parentela e tutto ciò che eccede è soggetto ad un aliquota del 40% !!
- in Germania le aliquote variano dal 7% al 30% per parenti in linea retta, dal 15% al 43% per fratelli e sorelle e dal 30% al 50% per altri soggetti (franchigia individuale da 100.000 a 500.000 euro a seconda del grado di parentela) !!

Facile a questo punto comprendere quanto forte sarà l’aumento delle aliquote e la contestuale riduzione delle franchigie e quanto, di conseguenza, sarà pesante il conto che dovranno pagare coloro che riceveranno anche patrimoni di modeste dimensioni (che fino ad oggi erano in pratica esenti): roba da decine/centinaia di migliaia di euro (mica noccioline) !

Donazione

Nella speranza, quindi, di essere riuscito a far acquisire maggiore coscienza sull’importanza di non rimanere con le mani in mano suggerisco a tutti – dico tutti - di fare subito una bella chiacchierata con un buon Private Banker Patrimonialista che Vi possa indicare le migliori azioni da intraprendere: da quelle più semplici (quali l’utilizzo di determinati prodotti di investimento, donazioni, cessioni della nuda proprietà degli immobili, ecc) a quelle più articolate (fondi patrimoniali, patti di famiglia, trust, fiduciarie, ecc..).

Ovviamente ci sarà – purtroppo - anche chi deciderà di non fare assolutamente nulla nella “SPERANZA DE MORI’ PRIMA” (prima, cioè, che la riforma in materia di donazioni / successioni entri in vigore) !!!


Beh, contento lui …..

Cordella Filippo
Private Banker & Analista Finanziario
Cell: 3200222185
Email: fcordella@fideuram.it
Sito: www.cordellafilippo.it
Uffici: Ancona, Civitanova, Jesi, Senigallia, Pesaro

Se te li fossi persi ...

DISCLAIMER
La presente pubblicazione è stata redatta da Filippo Cordella - Private Banker di Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking, iscritto all’Albo Unico dei Consulenti Finanziari (OCF) con delibera Consob n. 13096 del 24/4/2001, iscritto al Registro IVASS - Sez. “E” come Collaboratore di Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking.
Le informazioni contenute in questo report sono frutto di notizie e opinioni che possono essere modificate in qualsiasi momento. La presente pubblicazione viene fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, a titolo meramente indicativo, non costituendo in alcun modo una proposta di conclusione di contratto o una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di strumenti finanziari. Qualsiasi decisione di investimento che venga presa in relazione all’utilizzo delle presenti informazioni ed analisi è di esclusiva responsabilità dell’investitore ed in ogni caso né Filippo Cordella, né Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking possono essere ritenuti responsabili di eventuali danni diretti o indiretti dovuti ad un uso improprio delle informazioni fornite o da eventuali inesattezze delle medesime.